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Moto utilizzata: Bmw
GS 1200 R
Tappe: Palermo-Poggioreale-Salaparuta-Castelvetrano-Salemi-Calatafimi-Segesta-Palermo
Nazioni visitate:
Italia
Regioni visitate:
Sicilia
Km percorsi: 230
Durata: 1 giornata
Giornata magnifica per
un giretto in moto. Dalla SS624 per Sciacca dopo circa 50 km esco
all'uscita di Poggioreale. Da qui seguo il mio GPS attraverso strade
ormai poco trafficate, alcune in disuso e soprattutto in pessime
condizioni ! In breve dalla SP5 giungo alle rovine di Salaparuta
distrutta dal terribile terremoto del 15 Gennaio del 1968
http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_del_Belice . Mi soffermo alle
rovine del Convento e della Chiesa dei Cappuccini del 1726. E' rimasto
ben poco della struttura originale ma si evince chiaramente che doveva
essere una magnifica costruzione il cui restauro voluto fortemente dalla
popolazione ricorda in maniera indelebile quei terribili momenti che
devastarono tutto il territorio. Prima di uscire dal paese una scultura
di una Madonna e delle lapidi in cui sono incisi tutti i nomi di coloro
che non riuscirono a salvarsi. Dopo un caffè in paese riparto
attraversando una zona ricca di vigneti. Sulla strada incontro un
simpatico pastore con il suo gregge di pecore con il quale mi soffermo a
chiacchierare. Mi racconta che i 12 cani che seguono il suo gregge
servono da difesa allo stesso in quanto è successo che alcuni cani
randagi hanno attaccato ed ucciso alcuni capi. Saluto il pastore e
riparto per giungere in breve a Castelvetrano
http://castelvetrano.abstract.it/turismo/guida-alla-citta Parcheggio
la moto accanto alla monumentale e belle Fontana del Ninfa del 1615.
Fatta costruire sotto sotto Giovanni III d'Aragona in occasione della
realizzazione dell'acquedotto di Bigini si trova adiacente la Torre
Campanaria di San Giorgio e la Chiesa Madre che al suo interno conserva
pregevoli opere d'arte del '500' e del '600 tra cui giusto per citarne
alcuni il coperchio ligneo del fonte battesimale (1610) opera di Pietro
di Giato e la pala dell’Assunta di Orazio Ferraro (1619). Dopo una breve
pausa per un panino, lascio il centro storico per dirigermi a circa 3 km
dal centro abitato per visitare la chiesa della Trinità di Delia. La
piccola cuba fu realizzata nel XII secolo dai Normanni in stile
arabo-bizantino, e rappresenta una peculiarità in Sicilia, in quanto
unica chiesa a pianta centrale di questo periodo pervenuta nella sua
integrità. E' stata restaurata nel 1880 per volere della famiglia
saporito Ricca che ne ha fatto il suo mausoleo. Per accedervi bisogna
recarsi al vicino baglio (attraverso il parcheggio dello stesso) e
chiedere le chiavi. Terminata la visita mi reco al vicino Lago Trinità,
un bacino artificiale che offre delle vedute molto suggestive. Dalla
strada che costeggia il lago mi dirigo verso Salemi, attraversando
ancora paesaggi bellissimi nella più completa solitudine. Ancora greggi
di pecore che attraversano la strada o meglio lo sterrano in cui mi sono
imbattuto. Giungo a Calatafimi e qui dopo una breve pausa caffè arrivo
alla mia ultima meta, il parco archeologico della città Elima di Segesta
http://www.segesta.org/ con il suo spettacolare tempio, il teatro
greco e l'acropoli. La più importante città di questo popolo misterioso
le cui origini non sono state del tutto chiarite, antagonista storica di
Selinunte, Segesta fu distrutta da Agatocle, tiranno di Siracusa, alla
fine del IV secolo a. C., rifondata dai Romani e infine devastata dai
Vandali. I Normanni vi costruirono un castello nel XII secolo, riportato
alla luce di recente. Pagato il biglietto visito immediatamente il
monumentale tempio dorico per poi prendere la navetta sino alla
necropoli ed al teatro greco. Da qui una veduta straordinaria su tutto
il territorio. Con calma riscendo verso il parcheggio a piedi
attraversando quel che resta delle antiche fortificazioni. Dai Normanni
agli Elimi, un tuffo nel passato in una terra straordinaria. Alla
prossima.
Per chi
volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it
o chiami il numero 3286183426. Non si accettano “SMANETTONI”
Lamps siculi
Francesco
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