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FOTO

04 Febbraio 2010 - La Riserva Naturale Orientata di Capo Rama ed il Castello di Carini (PA)

 

 

Moto utilizzata: Bmw GS 1200 R

                      
Tappe: Palermo-Montelepre-Partinico-Terrasini-Cinisi-Carini-Torretta-Palermo


Nazioni visitate: Italia


Regioni visitate: Sicilia


Km percorsi: 110


Durata: mezza giornata

Da giorni stavo dietro alle previsioni meteo. Dopo settimane di pioggia e cattivo tempo finalmente una magnifica giornata di sole e cielo limpido. Sono le 08.00 e dal balcone di casa (foto DSC 3561) quello che vedo non lascia dubbi, oggi esco in moto ! Attraversata la via Regione Siciliana, nel traffico caotico della mattina, mi dirigo verso Montelepre attraverso la SP1. Bastano pochi chilometri per lasciare alle spalle il “caos” ed immergersi nella pace più assoluta. Dall'alto una magnifica veduta della città di Palermo. Lunga la strada il paesaggio è idilliaco. Il sole ancora non è alto e l'ombra delle montagne crea un'atmosfera particolare, mescolandosi all'azzurro del mare. Mi godo tranquillamente questi pochi chilometri, respirando a pieni polmoni l'aria frizzante del primo mattino. Mi dirigo verso il mare, in direzione di Cinisi. In una stradina secondaria incontro un grosso gregge di capre che mi costringe letteralmente a fermarmi, approfittandone per qualche foto. La meta è la Riserva Naturale Orientata di Capo Rama http://www.wwfcaporama.it/ . Passato il villaggio di Cala Rossa, giungo all'ingresso della Riserva. Il paesaggio che si presenta è da lasciare con il fiato sospeso. Parcheggiata la moto mi inoltro nella Riserva. Salta all'occhio la Palma Nana tipica di questi luoghi, utilizzata un tempo dalla popolazione locale per la costruzione di scope attraverso l'intreccio delle sue foglie e per questo comunemente nota come “scupazzu”. Le falesie di roccia a strapiombo sul mare, rendono il paesaggio ancora più suggestivo. Attraverso il sentiero ben indicato dal WWF che gestisce la riserva, giungo sul promontorio di Capo Rama dove sorge una torre di avvistamento del XV sec., una delle più antiche della zona, usata un tempo per prevenire gli attacchi pirateschi del tempo. Il paesaggio che si gode dalla torre è magnifico. Forse complice la magnifica giornata di sole, il cielo azzurro, il silenzio, il soffiare del vento, mi lascio trasportare dall'immaginazione, di come un tempo assai lontano, proprio in questo posto, ci fossero uomini in allerta al minimo scorgere di una nave all'orizzonte. Io osservo incuriosito, un innocuo peschereccio effettuare le sue manovre di pesca. Poco distante dalla torre, una casa matta tedesca del secondo conflitto mondiale. Dal suo interno, dalle fessure che un tempo ospitavo micidiali armi, sembra quasi di osservare tre piccoli quadri, con un tema comune, il mare. Lascio mal volentieri questo posto di pace e tranquillità per far rientro a casa. Sulla strada mi accorgo che è ancora presto ed ho ancora un'oretta a disposizione, così faccio un salto nella città di Carini http://www.comune.carini.pa.it/castello.asp per visitare il suo bellissimo castello dell'XI sec. legato alla famosa leggenda sulla Baronessa di Carini, di cui ho già parlato in questo sito nel 2006 (per chi volesse sapere di più clicchi qui). La luce è meravigliosa e rende ancora più magica l'atmosfera di questo luogo. Adesso il tempo a disposizione è scaduto ed è ora di far rientro a casa, ma non attraverso l'autostrada ma salendo nuovamente in montagna verso Torretta. Dall'alto di Bellolampo, il cielo ormai limpido, lascia intravedere la città di Palermo, con lo sfondo le Madonie imbiancate dalla neve. Che meraviglia. Alla Prossima


Per chi volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it o chiami il numero 3286183426. Non si accettano “SMANETTONI”

Lamps siculi

Francesco