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FOTO

11 Gennaio 2009 - Nei luoghi della memoria. Poggioreale, Salaparuta, Gibellina (TP)

 

 

Moto utilizzata: 2 Bmw GS 1200R- Bmw GS 1100- Yamaha Supertenerè 750

                      
Tappe: Palermo-Poggioreale-Salaparuta-Gibellina-Palermo


Nazioni visitate: Italia


Regioni visitate: Sicilia


Km percorsi: 196


Durata: una giornata

Le previsioni meteo incerte, fanno saltare la gita in programma, così decidiamo di farci un giretto più breve. In mattinata proprio quando stavamo per partire, ricevo una chiamata al telefono. Sono dei ragazzi, tra cui una coppia di Siracusa che avevano deciso di partecipare alla moto gita e si erano recati all’appuntamento previsto. Purtroppo non avendo ricevuto conferma nei giorni precedenti ero all’insaputa di tutto. Dopo una breve presentazione si parte in direzione di Poggioreale attraverso lo scorrimento veloce per Sciacca. Oggi faremo un salto nei luoghi della memoria, tornando indietro nella notte del 14 e 15 Gennaio 1968, quando una vasta area della Sicilia Occidentale venne scossa violentemente da un forte terremoto, comunemente noto come Terremoto del Belice, poiché la maggior parte dei comuni colpiti facevano parte della cosiddetta Valle del Belice. Il sisma ebbe il suo epicentro tra i comuni di Poggioreale, Salaparuta e Gibellina. Furono 370 le vittime e molti comuni andarono completamente distrutti. Dopo circa 60 km tra incredibili scenari ed un sole meraviglioso ed inaspettato, giungiamo alle porte del paese che fu completamente abbandonato e che oggi resta lì, nel suo silenzio, ricordando a tutti il dolore e la tragedia che vissero sulla propria pelle gli abitanti del luogo. Passeggiare tra le strade, procura emozioni e sentimenti contrastanti. Nel teatro, nella scuola e nella magnifica piazza Elima, sembra che la gente debba spuntare da un momento all’altro e tornare a vivere nella sua normalità. Ma è solo un’illusione, basta entrare in uno qualunque  degli edifici perché la realtà torni in tutta la sua crudezza. Torniamo alle moto e salutati gli amici di Siracusa, che ci lasciano per far rientro verso casa, ci dirigiamo verso un altro comune completamente devastato dal terremoto, Salaparuta. Qui nella città nuova ci si ferma per un buon caffè ed un dolcetto con crema di ricotta. Attraversiamo quel che resta della vecchia cittadina, ormai completamente rasa al suolo. Resta veramente ben poco e si capisce che si tratta di un paese, dall’assetto delle strade e dai pochi muri che un tempo davano forma a case ed abitazioni. Il sole continua a splendere ed in breve giungiamo ai ruderi di Gibellina. L’antico paese raso al suolo dal sisma è stato trasformato in un’enorme tomba. Alberto Burri, pittore e decoratore di muri, ha steso sulle rovine e sui cumuli di macerie, una colata di cemento bianco alta un metro e cinquanta, lasciando dei corridoi al posto delle antiche strade. L’effetto è sensazionale. Sembra quasi di entrare in un’enorme labirinto e rappresenta una delle più grandi sculture a cielo aperto nel mondo. Dopo una breve passeggiata tra i viali di questa incredibile opera, si riparte in cerca di un ristorante dove mangiare qualcosa. Sulla strada per Gibellina nuova, le indicazione del ristorante “Castello di Rampinzeri” dall’omonima contrada, tel.3498688190-3477357751 – www.castellodirampinzeri.it . Il posto è una vera e gradevole sorpresa. Un antico baglio costruito nel 1600. Rimaneggiato più volte nel corso dei secoli, ebbe il suo momento di notorietà il 17 agosto 1937, quando l’allora re V.Emanuele III di Savoia, accompagnato dal principe Umberto II, dal Duca Amedeo D’Aosta e dal Capo di Governo Benito Mussolini,assistettero dalla terrazza del baglio, alle manovre militari nel territorio di Santa Ninfa ! Il complesso è ancora in restauro ed accoglie un maneggio ed un bel ristorante. Delizieranno le nostre “panze” antipasti rustici, ravioloni con salsiccia e funghi e per finire busiate con ragù di maiale…una vera delizia. Non poteva mancare il dolce, parfait di mandorle con una enorme colata di cioccolata e cassatella calda con ricotta ! Dopo il caffè, una breve passeggiata nel piazzale circostante, dove tra asini, galline, papere, mucche, cavalli e cani sembra di essere in una fattoria d’altri tempi. Il sole è ancora splendente ma è ora di tornare, peccato. Alla prossima.

 

Per chi volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it o chiami il numero 3286183426. Non si accettano “SMANETTONI”

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Francesco