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Mezzo
utilizzato:
9 moto
Nazioni visitate:
Svezia
Km
percorsi: 435
Durata:
una giornata
Giornata che si preannuncia meravigliosa visto
le condizioni meteo. Alle ore
nove già 13 gradi ed a queste
latitudini i primi di maggio non
è affatto facile ! Anche oggi un
bel gruppetto pronti alla
partenza. Lungo il percorso i
primi campi di colza in
fioritura. Sempre uno
spettacolo. Bisognerà aspettare
ancora almeno sino a fine maggio
perchè i campi si colorino di
quel giallo intenso e
meravigliosamente bello. Una
breve sosta nei pressi del
castello di Löberöd giusto per
sgranchirsi un po le gambe e poi
ancora via on the road. La
strada che percorriamo
attraverso Fulltofta, Södra
Rörum, Funderset è molto
suggestiva ed attraversa grandi
aree boschive a tratti su
percorsi sterrati. Giungiamo al
lago Bosarpa nella piccola area
attrezzata dove facciamo un
sosta per l’immancabile caffè e
torta. La temperatura è gia
salita a 21 gradi e viene voglia
di farsi un bel bagno nelle
calme acque del lago. Si riparte
puntando verso nord. Ancora
grandi boschi e magnifici
scenari. Attraversiamo Toserbro
ed il ponte sul canale che
collega i due laghi Araslöv e
Gummastorpa. Magnifiche le
tipiche casette in legno lungo
il suo percorso. Ancora tanti
chilometri per poi giungere al
lago Immeln dove facciamo ancora
una pausa per mangiare qualcosa.
Luogo incantevole e
temperatura sopra i 24 gradi !
Si riparte attraversando
Vilshult per poi giungere nei
pressi di Ryd. Una delle strade
previste è chiusa al traffico e
così devo cambiare un po
l’itinearrio. Questo ci porterà
nel bel mezzo della foresta su
strade sterrate. Ormai si guida
ad occhio sul Gps . Una volta
trovata la via d’uscita c’è un
cancello a sbarrarci la strada !
Si potrebbe
girarci
attorno con i nostri GS ma il
grosso RT 1600 avrebbe serie
difficoltà ad attraversare un
tratto alquanto difficile. Si
torna indietro e dopo una buona
mezz’ora di girovagare nel bel
mezzo del bosco ci si ritrova al
punto di partenza ! La polvere è
dappertutto ! Questa volta
seguiamo la strada principale e
finalmente dopo aver perso (..in
maniera molto molto divertente)
una buona oretta giungiamo a
destinazione il Bilkyrkogården
vicino Ryd, ossia il cimitero
delle automobili. La storia
dietro questo “incredibile museo
all’aperto” è alquanto curiosa.
Åke Danielsson,
era un uomo nato nel 1900
che iniziò a
lavorare
come operaio in una fattoria nel
sud della Svezia. Un lavoro duro
e per sette giorni alla
settimana. Solo negli anni ’30
Åke potè finalmente tornare a
Småland .Solo dopo alcuni anni
comprò un pezzo di torbiera e
una grande macchina per
l’estrazione. Sarebbe diventato
proprietario di una fabbrica
torba.
La
torba era molta ambita come
ottimo fertilizzante. Ma la
concorrenza era spietata ed
avendo pochi soldi ed il bisogno
di una grossa macchina ancora
più grande,
Åke
decise
di costruirsela da sola usando
motori e pezzi di vecchie
macchine. Si costruì anche una
casa di 12 metri quadrati. Per
l'isolamento utilizzò la torba
del suo terreno. Molti a causa
della crisi abbandonarono le
proprie autovetture nel bosco ed
è durante questo periodo
che
si comincia a parlare di questo
luogo. L’attività di demolizione
comincia ad andare a gonfie vele
e l’attività di estrazione della
torba abbandonata. Ben presto
Åke divenne un esperto di
modelli e componenti per auto,
molto ambiti dai collezionisti.
Inoltre
Åke era anche a conoscenza del
danno ambientale che questo
riciclo poteva comportare, così
cominciò svuotare le autovetture
da oli, batterie e tutto quanto
potesse comportare un danno
all’ambiente. Si può dire che
sia stato uno primi pionieri in
tema di riciclaggio. Ben presto
il “cimitero delle auto” divenne
sempre più famoso e tanti
divennero i visitatori.
Nel 1974 comprò la sua
ultima auto incidentata per poi
cessare la sua attività. Alla
fine del 1900 non tutti
apprezzavano questa attività e
così si decise di rimuovere
dalla palude tutte le auto e di
trasportarle in un luogo di
riciclaggio. Molti furoni
indignati per la decisione presa
visto il grande lavoro svolto da
Åke, ormai in precarie
condizioni di salute, per
difendere l’ambiente. Uno di
loro era l'ex direttore del
museo a Vaxjo, Karl-Johan
Krantz,
che
suggerì che l'intera area doveva
essere protetta e diventare una
riserva culturale. La questione
andò
al
consiglio della contea ma tutte
le istanze andavano contro la
linea dura del comune, che tutte
le auto devevano essere rimosse.
Dopo
varie vicende e contrasti si
decise che tutte le carcasse
delle vecchie auto potevano
restare in quel luogo come una
sorta di museo a cielo aperto.
Oggi
camminare in questo luogo è
particolarmente suggestivo. Il
contrasto tra il vecchio e la
splendida vegetazione ne fanno
un luogo unico. Le felci
crescono in mezzo alle lamiere
ormai arrugginite, la
vegetazione lentamente prende il
sopravvento ed i raggi del sole
che filtrano attraverso gli
alberi danno un tocco di magia e
di tetro allo stesso tempo.
Si
riparte verso casa. Lascio fare
al mio Tom Tom
con
la funzione “strade tortuose”
per il rientro. Mi godo ancora
di una cinquantina di chilometri
tra boschi e laghi per poi
immettermi in autostrada. Alla
prossima.
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Francesco
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