| |
Moto utilizzata:
8 moto
Nazioni visitate:
Italia
Regioni visitate:
Sicilia
Km percorsi: 290
Durata: una giornata.
Giornata prettamente primaverile per questa bella escursione in moto
nella mia amata Sicilia. Cielo azzurro, vento praticamente assente e
tanto tanto sole. Si parte in direzione di Altofonte per giungere presto
a Piana degli Albanesi. La SP5 ci porta in alto con paesaggi e vedute
mozzafiato. Il lago di Piana sembra un turchese incastonato nella
roccia. Proseguiamo sino a giungere a Ficuzza nella splendida cornice
della Real Casina di Caccia costruita nel bosco della Ficuzza, a partire
dal 1799 per il re Ferdinando III di Sicilia, che la volle come tenuta
estiva da adibire alla caccia. Qui facciamo una pausa caffè e
dolcetto! Si riparte seguendo la SS118 sino a giungere un po’ prima di
Bisacquino per visitare il pittoresco Santuario della Madonna del Balzo
che risale al XVII secolo. Venne costruito nel luogo in cui si
manifestarono alcuni eventi miracolosi. La sua fondazione e legata al
ritrovamento della sacra immagine della Madonna da parte di due pastori
bisacquinesi che si trovavano sul monte Triona. Da qui si può ammirare
quasi tutta la valle del Belice ed in condizioni meteo favorevoli si
possono vedere il mare di Sciacca e le alture trapanesi. Riprese le moto
ci dirigiamo verso Agrigento seguendo la SP37 sino a Sant´Anna per poi
giungere sulla SS115 in direzione Agrigento. Dopo un breve tratto
giungiamo un po’ prima di Porte Empedocle dove abbiamo prenotato un
tavolo al ristorante “Sciuri Sciuri” proprio sulla SS115. Il titolare ci
propone come antipasti un tagliere di salumi e formaggi oltre ad una
caponata di pesce. Come primi spaghetti allo scoglio e spaghetti con
ragù triglia. Una vera delizia. Dopo aver fatto i complimenti allo chef
lasciamo il ristorante intorno alle 15.45 per percorrere circa 8 km sino
all’incantevole Scala dei Turchi a Realmonte. L’ingresso alla spiaggia è
gratuito ma per poter salire sulla scala occorre acquistare
anticipatamente online i biglietti. La Scala dei Turchi è una parete
rocciosa (falesia) che si erge a picco sul mare. Da tempo rappresenta
un’attrazione turistica per bel la sua bellezza sia per essere stata il
set cinematografico del famoso Commissario Moltalbano e dell´immaginaria
Vigata (Porte Empedocle). Il suo colore bianco candido lascia senza
fiato. Ci sono due piccole spiagge alle quali si accede inerpicandosi in
una sorta di scala naturale di pietra calcarea. Il nome deriva dalle
passate incursioni di pirateria da parte dei saraceni, arabi e turchi!
Quest´ultimi trovavano riparo in questa zona meno battuta dai venti
rappresentando anche un sicuro approdo. Oggi siamo qui per ammirare il
tramonto. Le mille sfumature di giallo e arancione illuminano la scala,
facendole assumere colorazioni diverse a seconda dell’orario. Uno
spettacolo indescrivibile a parole ma che ti resta nel cuore per sempre.
Quando il sole scompare all’orizzonte lasciamo la scala lentamente. La
luna adesso ha trovato il suo posto in alto nel cielo. Ancora una volta
i colori della scala cambiamo e con questi le emozioni. Un ultimo
sguardo dall’alto prima di fare rientro verso casa. Scegliamo di
percorrere lo scorrimento veloce che da Sciacca conduce a Palermo
attraverso la SS624. È già buio e procediamo con prudenza. Sulla strada
decidiamo di fare una piccola deviazione per giungere a Sambuca di
Sicilia per mangiare le famose “Minni ri virgini” un dolce tipico del
posto costituito da un involucro di pasta frolla, modellato a
raffigurare una mammella di donna con tanto di capezzolo, ripieno di
crema di latte, zuccata e cioccolato fondente e ricoperto all'esterno da
glassa di zucchero e zuccherini colorati. Fu ideata nel 1725 da suor
Virginia Casale di Rocca Menna, del Collegio di Maria di Sambuca. La
suora la creò in occasione del matrimonio del Marchese don Pietro
Beccadelli con donna Marianna Gravina. Una vera delizia per i più
golosi! Alla prossima
Per chi
volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it Non si accettano “SMANETTONI”
Lamps siculi
Francesco
|
|