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FOTO

01) 01 Aprile 2023 - Caltavuturo-Blufi-Resuttano

 

 

Moto utilizzata:      13 moto


Nazioni visitate: Italia


Regioni visitate: Sicilia


Km percorsi: 240


Durata: una  giornata

Finalmente on the road nella mia  amata Sicilia. Era da un pezzo che mancavo sulle strade siciliane. Ci sono circa 18 gradi. All’appuntamento siamo in tredici moto pronti per questa nuova avventura alla scoperta dei tesori siciliani. Un breve tratto autostradale ci porta a Termini Imerese dove la  SS285 si inerpica verso il bel paese di Caccamo con il suo antico castello. Proseguendo si attraversa Roccapalumba per giungere sulla SS121 in direzione di Alia. Prima del paese ci si ferma in un bar per una sosta caffè. La SP7 che attraversa i paesi di Montemaggiore Belsito ed Aliminusa offre scenari unici della primavera siciliana. Un tripudio di colori ed il verde dominante ovunque si volga lo sguardo. Giungiamo a Cerda per poi proseguire sulla SS120 per giungere alla prima destinazione di oggi, il bel paese di Caltavuturo che fa parte del parco delle Madonie. Sovrastato dalla Rocca di Sciara nacque come roccaforte bizantina. Nel 1550 alcuni degli abitanti si trasferirono fuori dalla cinta muraria, a quota inferiore rispetto al terrazzo roccioso della "Terravecchia", sede del nucleo originario. Ed è proprio Terravecchia la nostra meta. Parcheggiate le moto inizia un percorso molto interessante e suggestivo. Sparsi sulle pendici di Terravecchia si trovano i Mannari che rappresentano antichi rifugi per animali, costruiti con pietre a secco, testimonianza dell’attività dei pastori. Venivano usati dai stessi come rifugi temporanei e dove lavorare il latte prodotto dalle pecore. A 739 metri s.l.m. si trovano le rovine del  castello saraceno di Kalat-Abu-fhur del sec. IX e poco distante le rovine della Chiesa di San Bartolomeo con i “dammusi”, grandi ambienti seminterrati adibiti probabilmente a magazzini o aree lavorative. Da qui si gode uno stupendo panorama sulla cittadina e dal lato opposto la vista giunge sino alla costa. Riprese le moto dopo circa 25 km giungiamo al Santuario della Madonna dell’Olio di Blufi. L'esistenza di una chiesetta nel luogo dell'odierno santuario è testimoniata sin dall'epoca medievale e la denominazione "Madonna dell'Olio" potrebbe derivare dalla vicina sorgente di olio minerale, utilizzato come rimedio per alcune malattie cutanee. Ma questo luogo è anche molto conosciuto per la presenza di decine di migliaia di tulipani in fioritura! Si tratta del tulipano rosso precoce di Raddi. Un gran bello spettacolo da vedere. Pausa pranzo presso la panineria “Bob Marley da Marco”  proprio sotto il santuario. Ottimi panini con salsiccia o porchetta! Dopo aver saziato il nostro appetito facciamo una breve visita del Santuario e della sorgente dell’olio. Si riparte attraverso la SS290 in direzione Alimena. Una piccola deviazione sulla SP19 ci conduce alle pittoresche rovine del castello di Resuttano  risalente al XIV secolo, probabilmente costruito sui  resti di un vecchio casale di epoca normanna. Il castello è appartenuto alla famiglia dei Ventimiglia ed è passato di mano in mano in mano nel corso dei secoli. Peccato che sia lasciato in uno stato di abbandono. È ora di fare rientro verso casa. Un grazie all’amico Alberto per li riprese fatte con il drone. Alla prossima

  

Per chi volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it  Non si accettano “SMANETTONI”

Lamps siculi

Francesco