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FOTO

17-18 Gennaio 2009 - Tra storia e leggende - Provincia di Messina e Catania

 

 

Moto utilizzata: Bmw GS 1200R

                      
Tappe: Palermo-Montalbano Elicona-Braida-Castiglione di Sicilia-Roccella Valdemone-Francavilla di Sicilia-Castelmola-Isola Bella (Taormina)-Messina-Ganzirri-Capo Peloro-Acquarone-Rodia-Cefalù-Palermo


Nazioni visitate: Italia


Regioni visitate: Sicilia


Km percorsi: 620

 

Durata: 2 giorni

 

17/01/2009 Km. 245.  Ore 08.00 un cielo limpidissimo ed un sole meraviglioso premettono un weekend strepitoso ! Dopo un’abbondante colazione alle 09.00 sono già in autostrada in direzione Messina.  La prima meta sarà lo splendido borgo di Montalbano Elicona che rientra nell’elenco tra i più belli  d’Italia. I 190 km scorrono velocemente lungo l’autostrada e dopo una breve pausa caffè giungo a Patti per imboccare la SP 119. Si comincia a salire ed il paesaggio cambia radicalmente. Lascio il mare per dare spazio alle montagne, ai campi fioriti, al verde dei prati. Il paesaggio è idilliaco reso ancora più bello dal sole che ha fatto salire la temperatura a +14. Più volte lungo il percorso sono costretto a fermarmi per ammirare con calma il paesaggio e godermi in tutta tranquillità il silenzio del posto. Giungo in un piccolissimo paesino Braidi incastonato tra le montagne. Dall’alto sembra un piccolo presepe. Dopo breve arrivo a destinazione, proprio all’ingresso del Castello Svevo Aragonese. Con mia grande sorpresa il castello è chiuso. Un cartello dice che “il castello è aperto la domenica e che per le visite dal lunedì a sabato è necessario prenotare chiamando un numero telefonico” !! Rammaricato chiamo il numero indicato ed al telefono risponde la Dott.ssa Liliana Pantano, responsabile al turismo del comune di Elicona. Dopo averle fatto presente che non è così che si porta avanti il turismo in Sicilia, mi spiega che è da tempo che porta avanti un progetto e si batte  affinchè si possa usufruire dei monumenti del paese senza alcuna limitazione. Gentilmente mi invita a visitare il paese e mi informa che verrò richiamato a breve circa la possibilità di visitare il castello. Il borgo è stupendo, camminare tra le sue antiche vie sembra di fare un salto nel Medioevo. Vicoli, bagli, case di pietra, facciate scolpite creano un’atmosfera particolare. Splendida la Chiesa di S. Nicola edificata nel Medioevo e rivisitata nel 1654. All’interno numerose opere tra cui una scultura attribuita al Gagini datata 1587. A pochi passi la Chiesa di S. Caterina con un bellissimo portale in stile romantico per non parlare poi degli splendidi portali barocchi di Casa Messina Ballarino e Casa Mastropaolo. Dopo circa 20 minuti con grande piacere vengo informato dalla Dott.ssa Pantano che il custode mi aspetta per la visita del castello. A tal proposito vorrei ringraziare calorosamente la Dott.ssa per la gentilezza e disponibilità nonché per l’impegno nel portare avanti il suo progetto. Ad attendermi al castello la simpatica sig.ra Rosalba. Pagato il biglietto mi godo questo momento magico, visitare un castello tutto per me !! Il castello costruito su preesistenti strutture arabe e bizantine si compone di un ampio cortile, con la sua parte svevo aragonese e su una piccola rocca la struttura normanna-sveva. Interessante il museo delle armi e degli strumenti musicali. Terminata la visita è ora di pranzo ed ho proprio voglia di farmi una bella mangiata. Ad appena 100 mt. dall’ingresso del Castello proprio di fronte al Duomo l’antica Osteria “Al Sakali” via Torre 11 – tel. 3385257768-3287451102. Ad accogliermi il simpatico Sig. Pino che mi spiega come nel suo locale, anziché il classico cuoco, hanno una signora che cucina per loro all’insegna della cucina genuina, classica e tradizionale. Ed infatti non potevo scegliere di meglio ! Deliziosi gli antipasti, sublime il primo ed il secondo !! Dopo il caffè fatto rigorosamente con la moka e l’immancabile dolcino, saluto  il sig. Pino e riparto per visitare la contrada Argimusco, vicino il bosco di Malabotta, famosa per il suo sito megalitico. Enormi rocce di granito, che tutt’oggi rappresentano un mistero irrisolto. Il grande teschio, la grande acquila stanno lì testimoni di epoche remote, dove la storia si mescola a leggenda.  Sulla via anche i Tholos, delle tombe in pietra, molto simili ai Nuraghi di Sardegna. Il paesaggio è idilliaco ed al tempo stesso pieno di mistero (maggiori info http://www.montalbano.info/ ). Riparto in direzione di Castiglione di Sicilia http://www.comune.castiglionedisicilia.ct.it/home.php , in provincia di Catania attraverso la SP 110. La strada attraversa in parte il bosco di Malabotta. Dopo pochi chilometri eccolo davanti a me sua maestà l’Etna. Lo spettacolo è straordinario. Il cielo limpido risalta ancora di più la sua cima innevata. Imbocco la SP 2 attraversando piccoli paesini come Roccella Valdemone e Moio Alcantara, dove comincia ad intravedersi il fiume omonimo. Le condizioni dell’asfalto, dopo le recenti pioggie, sono pessime e bisogna stare molto attenti soprattutto per il fango lungo i bordi delle strada. Giungo alle porte di Castiglione di Sicilia. A dominare il paese il Castello di Lauria risalente al periodo normanno-svevo. Purtroppo il castello è chiuso e non ho la stessa fortuna avuta a Montalbano, così devo accontentarmi di una visita sotto le mura, dalla cui rocca si gode una veduta straordinaria. Bellissime la Basilica della Madonna Catena e la Chiesa di S.Antonio. Su una parete a strapiombo uno dei simboli di Castiglione, “U Cannizzu” un’antica torre di avvistamento. A circa 3 km dal paese, nel bel mezzo della campagna, dopo una breve strada acciottolata si giunge innanzi  la Chiesa di S.Domenica, conosciuta come Cuba Bizantina, un’opera straordinaria del sec. VII D.C. Se volete organizzarvi una visita guidata del comune chiamate in anticipo l'ufficio del turismo al numero +390942980347 e chiedete della Sig.ra Cettina Cacciola, sarà a vostra completa disposizione. Terminata la visita, riparto verso Francavilla di Sicilia dove trovo alloggio presso l’Agriturismo Ghiritina http://www.agriturismoghiritina.it/ a soli 3 km dalle Gole dell’Alcantara. Il posto è veramente confortevole, con possibilità di parcheggiare la moto proprio di fronte la camera e con un’ottima pizzeria-ristorante a prezzi convenienti. Dopo una bella doccia calda ed una pennichella, mi reco in pizzeria dove concluderò la mia serata.

 

18/01/2009 km.375 Ore 07.00 esco in terrazza. Ancora una splendida giornata. Cielo limpido e sole che illumina la cima dell’Etna. Non vedo l’ora di mettermi in moto. Mi fermo in paese per fare colazione e dopo l’immancabile caffè parto in direzione delle Gole dell’Ancantara. Purtroppo con le violenti piogge dei giorni scorsi il parco è stato chiuso per sicurezza in attesa che rientri la piena, così devo accontentarmi di dare un’occhiata dall’alto. Sarà questo motivo per tornarci. Sono appena le 08.30 quando ricevo la chiamata dell’amico Rosario da Catania, anche lui motociclista. Nonostante abbia terminato appena di lavorare, vuole comunque raggiungermi per fare un breve giretto insieme. Così decidiamo di incontrarci nel borgo di Castelmola, proprio sopra Taormina. Ci incrociamo con le moto sulla strada e dopo un caloroso saluto ci rechiamo nel belvedere della Chiesa della Madonna della Rocca, proprio ai piedi del Castello di Taormina. Il panorama è mozzafiato di quelli che ti lasciano senza parole. Proviamo a visitare il castello ma anche questo è chiuso ! Ripartiamo verso la piazza di Castelmola, dove poco prima parcheggiamo le moto. Ci dirigiamo al famoso Bar Turrisi per un caffè ed un dolcino. Il bar è famoso non tanto per le delizie culinarie ma soprattutto per l’arredamento ! Diciamo che il comune denominatore dell’intero bar che si sviluppa su quattro piani è il pene !! Statue, sculture, sedie, tavoli, citazioni, persino il menù è a forma di pene. Davvero stravagante e molto particolare  oltre che a trovarsi in una posizione straordinaria per le splendide vedute che si possono ammirare dalle sue terrazze. Non perdetelo se passate da queste parti. Una buonissima fetta di torta al cioccolato ed una al pistacchio, renderanno particolarmente piacevole e dolce il nostro se pur breve soggiorno. Ci rechiamo sul belvedere del Duomo per poi salire ai ruderi del castello, dove si gode una veduta straordinaria sull’Etna, sulla costa Calabra e sulle montagne circostanti (info http://www.castelmolese.it/index.asp ). Prima di lasciarci decidiamo di fare una puntatina sull’Isola Bella di Taormina, per goderci lo spettacolo delle acque cristalline e del blu del mare. Dopo aver salutato l’amico  Rosario, parto in direzione di Messina attraverso l’autostrada per giungere in tempo a mezzogiorno innanzi il campanile del Duomo di Messina, che rappresenta una delle maggiori attrazione della città con il singolare meccanismo dell’orologio, che mette in moto statue ed ingranaggi meccanici che rievocano episodi astronomici, religiosi e cittadini. Uno spettacolo davvero unico. Giungo appena dieci minuti prima dello spettacolo. Innanzi il Duomo la straordinaria Fontana di Orione, un’incredibile opera del 1553. Resto a bocca aperta nell’ammirare la perfezione delle sculture. A mezzogiorno in punto comincia lo spettacolo ! Il leone che ruggisce, la colomba che vola e numerose figure scorrono in un meccanismo magico. Al termine visito l’interno del Duomo per poi farmi i circa 300 gradini del campanile e giungere in cima per ammirare dall’alto tutta la città. Spicca il Forte S.Salvatore alla cui estremità è stata posta la Madonnina del Porto. Dopo un buon piatto di pasta al forno ed una breve sosta alla Fontana di Nettuno, mi dirigo verso Capo Peloro, la punta Nord-Est della Sicilia. Sulla strada, a Ganzirri la Torre faro o Torre degli Inglesi un bastione difensivo del XVI sec. Scendo sulla spiaggia dove il mare è limpidissimo. Di fronte Cariddi sulla costa Calabra ed immediatamente mi torna alla mente la leggenda di “Scilla e Cariddi” http://www.sullacrestadellonda.it/mitologia/scilla.htm . Immerso nella fantasia riparto verso la vecchia SS 113dir. Il termometro segna + 18 ! Attraverso piccoli paesini come Acquarone, Rodia e lungo il percorso mi godo in tutta tranquillità  ogni curva, ogni panorama, lasciandomi trasportare dai miei pensieri più belli. Riprendo l’autostrada a Villafranca Tirrena e dopo una lunga tirata di circa 150 km decido di rilassare la mia schiena sulla spiaggia di Cefalù. C’è ancora sole e con enorme soddisfazione mi distendo sulla spiaggia per una buon’ora. Aspetto che il sole tramonti, regalandomi l’ultimo momento magico di questo splendido ed entusiasmante weekend on the road. Alla prossima.

Per chi volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it o chiami il numero 3286183426. Non si accettano “SMANETTONI”

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